La Search Console per monitorare il tuo blog

guida google search console

Ti sei mai chiesto come fare a “parlare con Google”? Ti sei mai chiesto come dirgli che esiste il tuo sito o il tuo blog? Se piace o non piace a Google? Come fare a sapere tutte queste cose?

Bene, per rispondere a tutti questi quesiti, Google ci ha messo a disposizione un suo strumento gratuito (fondamentale) che si chiama Google Search Console. Grazie a questo tool possiamo “dialogare” con il motore di ricerca e capire se il nostro sito-blog è indicizzato, posizionato, come e tanto, tanto altro.

Insomma, senza la search console saresti solo in un deserto a dialogare con il nulla e senza nessun punto di riferimento! (ovviamente in relazione a Google, non fraintendermi, lo so che esistono tanti altri canali)

Capisci quindi quanto è importante imparare ad utilizzare e padroneggiare questo tool? Ecco perchè ti consiglio di metterti comodo e leggere con attenzione questa guida fino in fondo anche se è particolarmente lunga (magari studiala a puntate).

Per agevolarti ho creato un menù (indice degli argomenti), per cui sentiti libero di utilizzarlo per scegliere se raggiungere velocemente le parti che ti interessano o leggere tutto dalla A alla Z.

Ok, ti dico subito che l’articolo di oggi non è mio ma è un Guest Post. E’ bellissimo scoprire tra i miei lettori dei talentuosi professionisti ed oggi ho il piacere di presentarti un collega che, come me, si occupa di SEO e che ha scritto per noi questa guida: Mirko Galassi.

Due righe di presentazione e poi spazio alla lettura…

mirko galassi seo padovaCiao, mi chiamo Mirko Galassi, sono consulente e professionista SEO alla continua ricerca di soluzioni web orientate al marketing e alla vendita. Puoi trovarmi su webenjoy.net
Oggi sono qui per parlarti della Google Search Console. Ti spiegherò cos’è, come funziona e perchè è così importante per le tue attività online.

Devi sapere che questo tool nasce oltre 20 anni fa ed era conosciuto prima del 2015 come Google Webmaster Tool.
Il suo fine è quello di aiutare i webmaster a individuare problemi sui loro siti web e nel corso del tempo è diventato una suite di funzionalità irrinunciabili per chi si occupa di SEO o gestisce siti web e blog.

Ma immagino che la storia non sia prettamente importante al fine di migliorare le performance del tuo sito e sbaragliare la tua concorrenza, vero?

Passiamo quindi a illustrarne il funzionamento, ma prima permettimi di precisare che questa è solamente una guida introduttiva, l’indispensabile per partire, ed è tratta da un corso ad hoc che ho creato.

Tralasceremo in questa guida tutti gli aspetti tecnici che in qualità di blogger probabilmente non ti interesseranno direttamente, al fine di offrirti uno strumento utile, immediato e operativo.

Ok, partiamo!

Accedere alla Google Search Console

Ovviamente per prima cosa dobbiamo cercare di accedere alla GSC (Google Search Console). Ti servirà quindi un account Google, che potrebbe essere lo stesso che usi per accedere a Google Analytics.

Per prima cosa accedi al sito https://www.google.com/webmasters/ e aggiungi la tua proprietà (il tuo sito web) inserendo nel box l’indirizzo del tuo sito web. Così come è mostrato nell’immagine qui sotto.

google search console

A questo punto devi verificare la tua proprietà.
A questo punto devi verificare la tua proprietà. Ciò è necessario per provare a Google che tu sei il reale proprietario del sito e che hai diritto a visualizzare i dati del tuo sito web.

Hai diverse alternative possibili:

  • Caricare un file html
  • Verificarlo tramite il provider del tuo dominio
  • Usare Google Analytics
  • Usare il Google Tag Manager

Sono tutti metodi abbastanza semplici, tra tutti però, forse il metodo più elementare è quello di usare un plugin apposito per verificare il tuo blog WordPress. Perché diciamocelo, tu usi WordPress vero?

Puoi usare SEO Yoast, che è il plugin SEO più utilizzato, oppure “All in One Webmaster” oppure cercare un altro plugin tra le centinaia disponibili nel repository di WordPress.

Installando sul tuo WordPress “All in One webmaster” ciò che ti apparirà è una pagina come questa.

google search console codice verifica

Nel campo in corrispondenza della dicitura “1) Google Webmaster Central” incolla il valore che ti è stato fornito dalla GSC nel metodo “Caricare File HTML” (vedi sopra).
Stai attento a incollare solamente il valore contenuto all’interno del parametro content ovvero quello che nell’immagine qui sotto trovi offuscato.
Procedi al salvataggio della pagina e torna all’interfaccia della tua GSC dove ti rimarrà solamente l’incombenza di dover premere il pulsante verifica.
Se tutto è andato come si deve, quello che vedrai sarà: “Congratulazioni hai verificato la tua proprietà di http://tuodominio.estensione”

Ora sei pronto ad accedere alla Google Search Console.

L’interfaccia di navigazione della Search Console (guida per blogger)

La Search Console ha un menu di navigazione molto semplice, posto sulla fascia laterale sinistra. Lì trovi i seguenti link:

  • Dashboard
  • Dashboard
  • Messaggi
  • Aspetto nella ricerca
  • Traffico di Ricerca
  • Indice Google
  • Scansione
  • Problemi di Sicurezza
  • Web Tools

Entrerò nel dettaglio di tutte le sezioni che ritengo indispensabili per un blogger, al fine di alleggerire questa guida. Pertanto tralasciamo DASHBOARD, che come puoi immaginare rimanda alla pagina riepilogativa della proprietà che stai analizzando.

google search console messaggi errore

La sezione “Messaggi” riporta tutti gli alert, gli errori o i suggerimenti che la GSC ha individuato.La sezione “Messaggi” riporta tutti gli alert, gli errori o i suggerimenti che la GSC ha individuato.Come ad esempio:

  • Preferred domain changed for site http://tuosito.com
  • Monitor the Google Search traffic to http://tuosito.com
  • Improve the search presence of http://tuosito.com
  • Googlebot found an increase in server errors on http://tuosito.com
  • Add required structured data to your AMP pages
  • Fix errors on your AMP pages
  • Googlebot found an increase in server errors on http://tuosito.com

Come puoi capire si tratta di una sezione molto importante perché ti mette in evidenza eventuali problemi che richiedono un’azione manuale da parte tua.
Tralasciamo momentaneamente la sezione “Aspetto della ricerca” molto tecnica e probabilmente di meno interesse per te che necessiti di questo strumento per gestire e monitorare il tuo blog e clicchiamo il link “Traffico della Ricerca”.

Analisi delle Ricerche

(ci permette di avere un insight sulla visibilità organica del nostro sito)

Come puoi notare dall’immagine sottostante, hai la possibilità di analizzare i termini di ricerca (query), le pagine del tuo sito, i Paesi, i dispositivi utilizzati, il tipo di ricerca, l’aspetto nella ricerca e la data.

google search console analisi delle ricerche

Per tutte queste dimensioni puoi dunque specificare se desideri visualizzare uno o più tra i seguenti: click generati dagli utenti, impressioni che il tuo sito ha avuto, il tasso di click (rapporto tra i click e le impressioni) e la posizione all’interno del motore di ricerca.
Ad esempio, come puoi notare dall’immagine sottostante, negli ultimi 28 giorni, il sito ha ricevuto 271 click attraverso Google per un totale di 4503 impressioni. Ne consegue un tasso di click medio del 6% e una posizione media (dato meno utile) alla 16 posizione.

Il termine di ricerca che ha prodotto più risultati è Webenjoy che a fronte di 18 impressioni ha ottenuto 14 click (tasso di click del 78% circa) e posizione media all’interno di Google uguale a 1.
Il secondo termine di ricerca più ricercato è stato “vendere ortaggi senza partita iva” (ebbene si..) che a fronte di 39 impressioni ha ottenuto 9 click.

Puoi scegliere di visualizzare i risultati ordinandoli per click, dimensione, CTR e posizione.
Sempre appartenente alla sezione “Traffico di Ricerca”, troviamo la scheda “Link che rimandano al tuo sito”.

google search console analisi delle ricerche

Considera che la pagina dei risultati di Google ha 10 slot destinati al traffico organico più eventuali altri slot dedicati, a seconda della necessità, ai video, alle immagini etc..

Link che rimandano al tuo sito

(utile per scoprire quali sono i siti che ci referenziano maggiormente)

Forse da blogger non conosci ancora bene come portare traffico al tuo sito attraverso i motori di ricerca. I link, sono un importante fattore per ottenere traffico, visibilità e autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca.

La Search Console ti offre un primo strumento per conoscere quali sono i siti che rimandano al tuo sito, anche se bisogna ammettere che lo strumento è un po’ rozzo e non ti permette di conoscere esattamente l’URL di provenienza del link, ma solamente il dominio di partenza.

Per avere dati più accurati devi utilizzare altri strumenti come Majestic e Ahrefs principalmente.

google search console link che rimandando al tuo sito

Come evidenziato dall’immagine questa sezione è suddivisa in tre parti: Come evidenziato dall’immagine questa sezione è suddivisa in tre parti:

  • “Chi utilizza più link” – Elenco dei siti che più di tutti rimandano al tuo sito.
  • “I tuoi contenuti con più link” –  Lista delle sezioni del tuo sito che ricevono più link.
  • “Come sono collegati i tuoi dati” – Elenco degli anchor text dei link che puntano al tuo sito

Ovviamente avrai la possibilità di esplorare nel dettaglio ogni tipo di informazione semplicemente cliccando su “Altro”, visualizzare e scaricare la lista completa dei dati.

google search console link che rimandando al tuo sito

Come avrai notato non si tratta di uno strumento ben strutturato come potrebbe essere un tool dedicato. Majestic, per esempio, ti consente di visualizzare molte più informazioni sui link rispetto a quelle offerte dalla sezione “Link che rimandano al tuo sito” della Search Console.

Link interni

(ecco come sono collegati i link all’interno del sito)

Se “Link che rimandano al tuo sito” esplora le informazioni dei link esterni che puntano al tuo sito, la funzione “Link interni” ti consente di prendere consapevolezza della modalità con cui sono collegati i link all’interno del tuo sito.

google search console link che rimandando al tuo sito

Lo screen precedente ti mostra l’elenco delle pagine e i link che arrivano ad ognuna di esse. Come puoi vedente la prima pagina (la home) ha 813 link che puntano su di essa mentre la seconda ne ha 745 e così via.

Se passi il mouse su uno dei link (mouse on hover), avrai adisposizione una preview della pagina (come la vede Google). Cliccando su di essa avrai invece l’elenco di tutte le pagine che puntano su di essa.

Anche in questo caso avrai la possibilità di scaricare la tabella delle informazioni in CSV (Comma-Separated Values) o Documenti di Google per lavorare su dati certi in previsione di un’analisi dettagliata per un eventuale cliente.

Azioni manuali

google search azioni manuali

Le azioni manuali rappresentano le attività svolte dal team di revisori di Google (Google webspam team) che evidenziano alcune problematiche o tutte le infrazioni che il tuo sito compie alle norme del motore di ricerca.

Devi sapere che gli algoritmi di Google possono rilevare eventuali spam e far retrocedere il tuo sito in maniera automatica mentre i revisori possono esaminare manualmente le pagine, segnalare le norme violate e penalizzare il tuo sito.

La sezione “Azioni manuali” elenca tutti i problemi rilevati e le informazioni per risolverli, anche se devo dirti che ti si prospetta un’operazione lunga e complessa.

Targeting internazionale

(per indicare la lingua del tuo sito)

Nel caso il tuo sito sia in più lingue puoi comunicarlo a Google attraverso un tag particolare. Dovrai quindi contraddistinguere ogni singola sezione in lingua del tuo sito applicando alle pagine il seguente tag modificato a seconda del caso.

Usa questo, ad esempio, per indicare una pagina in lingua spagnola
<link rel=”alternate” hreflang=”es” href=”http://es.example.com/” />

Usa questo, ad esempio, per indicare una pagina in lingua italiana
<link rel=”alternate” hreflang=”it” href=”http://example.com/it/” />

google search console targeting internazionale

Se non sai come fare per creare il Tag Hreflang per la gestione multilingua potrai cliccare su “Ulteriori informazioni” e seguire le indicazioni per produrre questo Tag per il tuo sito e capire quali tipologie di impostazioni puoi sfruttare per le varie aree geografiche, oppure contattare un tecnico.

Se il tuo sito è in un’unica lingua, imposta semplicemente dal tab PAESE, la nazione a cui vuoi rivolgerti.

Usabilità sui dispositivi mobili

(per correggere i problemi di usabilità sui device mobile)

Forse lo saprai già, ma i siti internet vengono fruiti sempre di più da mobile device e per questo si sta facendo strada un approccio progettuale che guarda prima alle esigenze di usabilità della versione mobile che alle esigenze della variante dei dispositivi desktop.

Devi considerare, infatti, che gli smartphone consentono di navigare in rete ed esplorare diversi siti anche in assenza di particolare familiarità con il computer o altri device tecnologici.

google search console usabilita dispositivi mobili

Se la sezione “Usabilità sui dispositivi mobili” della Search Console presenta una schermata simile, con segnalazioni di errore, vuol dire che il tuo sito nasconde qualche problema di usabilità nella versione mobile, come in questo caso: “Testo troppo piccolo da leggere” ed “Elementi selezionabili troppo vicini” (sezione in basso).

Esiste una vasta gamma di errori che potresti visualizzare nel rapporto di usabilità del tuo sito su dispositivi mobili:

  • Utilizzo di Flash
  • Utilizzo di Flash
  • Area visibile non configurata
  • Visualizzazione a larghezza fissa
  • Contenuti non ridimensionati in base all’area visibile
  • Dimensioni del carattere piccoli
  • Elementi da toccare troppo vicini

Potrai approfondire ogni problema, controllare come viene visualizzata la pagina dai dispostivi mobile e procedere con un test di ottimizzazione dedicato. La risoluzione di tutti gli eventuali errori di usabilità sui dispositivi mobile sarà restituita dalla sezione della Search Console in questo modo:

google search console usabilita dispositivi mobili

Indice di Google

Passiamo ora alla nuova sezione “Indice di Google” e concentriamoci su tre aspetti molto interessanti:

  • Stato dell’indicizzazione
  • Risorse bloccate
  • Rimozione URL

Vediamo di approfondire la questione passo per passo.

Stato dell’indicizzazione

(conoscere la quantità di url non indicizzati)

Forse non sai che non sempre gli URL vengono indicizzati completamente da Google per via di vari fattori come mancata originalità o scarsa utilità per gli utenti.
Questa scheda della Search Console ti permette per l’appunto di visualizzate tutti gli URL che non sono stati indicizzati da Google.

google search console stato indicizzazione

Ovviamente potrai scaricare i dati relativi agli URL non indicizzati con la funzione in basso a sinistra “Scarica i dati del grafico”, ma senza fare grossi passi in avanti in quanto le informazioni riportano solo la data e il numero totale delle pagine indicizzate.

Risorse bloccate

(per esaminare i problemi delle risorse)

La parte delle “Risorse bloccate” ti mostra quali sono le pagine a cui Google non riesce ad accedere e quali sono i portali che puntano al tuo sito che presentano dei problemi.

google search console risorse bloccate

Non dimenticare che le risorse bloccate possono essere causa della rimozione degli URL del tuo sito dall’indice di Google!
L’ideale è quindi trovare una pagina come questa rappresentata nell’immagine sotto.

google search console risorse bloccate

Rimozione URL

Questa parte ti permette di nascondere temporaneamente gli URL di una tua proprietà dai risultati di ricerca.

google search console rimozione url

Scansione

Questa sezione della Search Console è suddivisa in diverse sottocategorie, ognuna delle quali estremamente utile per rilevare errori di scansione o problemi legati al tuo sito. Approfondiamo l’argomento.

Errori di scansione

(per capire perché le tue pagine non sono visualizzate)

Questa parte contempla due tipi di errori che possono impedire la visualizzazione delle pagine del tuo sito nei risultati di Google:

  • Errori del sito – Vengono evidenziati tutti i problemi rilevati negli ultimi 90 giorni che hanno impedito a Googlebot di accedere al tuo sito (problemi con il server o il routing del DNS, errori per i tuoi URL, errore nel recupero del file robots.txt del tuo sito e altro).
  • Errori causati da URL – Vedrai l’elenco degli errori specifici riscontrati da Google durante il tentativo di procedere con la scansione di pagine desktop o mobile (errore accesso negato, soft 404 non trovato, reindirizzamenti mal funzionanti, URL bloccati per smartphone, contenuti flash e altro).

google search console errori di scansione

Statiche di scansione

(per ottimizzare le risorse del tuo sito)

Questa parte mostra un aspetto molto interessante della modalità con cui il tuo sito risponde e offre la possibilità di approfondire l’argomento.
Nella parte superiore puoi trovare le pagine che sono sottoposte a scansione giornalmente e analizzare il grafico delle attività di Googlebot negli ultimi 90 giorni.

google search console statistiche di scansione

Subito dopo il grafico delle scansioni giornaliere potrai visualizzare i Kilobyte scaricati giornalmente e avere idea dell’attività quotidiana di Googlebot (scarica immagini, immagazzina risorse e così via).

Nella parte sottostante potrai valutare l’andamento del tempo impiegato per il download di una pagina e capire come tenere il tuo sito il più leggero possibile per abbassare il tempo di download per le tue pagine.

Visualizza come Google

(per vedere come Google vede la tua pagina)

Questa funzione ti permette di testare come Google vede e renderizza le pagine del tuo sito web.
Per prima cosa inserisci l’url che desideri verificare.

google search console visualizza come google

Nel mio caso ho inserito la pagina chi siamo del sito “SEO Padova”.
Se noti, a quel punto ti appare un bottone con la dicitura “Richiesta di Indicizzazione”.
Cliccandolo ti si apre una finestra modale per verificare che la richiesta provenga da un utente reale e non da un bot.

google search console visualizza come google

Cliccando invece sull’icona che trovi sulla destra, quella a forma di freccia, permetterai a Google di scaricare il codice della tua pagina, e capirai quello che Google vede. Nel mio caso, eseguire questo test, mi ha permesso di individuare un errore che tentavo di risolvere da qualche giorno :-).

google search console visualizza come google

Tester dei file robots.txt

(per non ostacolare i crawler)

La parte relativa alla funzione “Tester dei file robots.txt” ti fa capire se il tuo file robots.txt ostacola l’accesso a URL specifici ai crawler di Google.
La visualizzazione ti consente di modificare manualmente il file robots.txt ma non permette, ovviamente, di apportare modifiche direttamente sul tuo sito.

google search console robots txt

Sitemap

(per mappare il tuo sito)

La sitemap xml è un documento che racchiude l’indice di tutte le pagine che si intende inviare ai motori di ricerca per il processo di indicizzazione.

Prima di questa tecnologia, i motori di ricerca presentavano un form in cui era possibile inserire manualmente e richiedere l’indicizzazione di ogni singolo URL di un sito web.
Puoi immaginare quanto tempo servisse per richiedere l’indicizzazione di un sito di centinaia o migliaia di pagine.

Tutto questo oggi viene semplificato con la sitemap.xml, vale a dire lo standard con cui è possibile individuare e identificare la mappa di un sito.

Aggiungere una sitemap è un gioco da ragazzi.

Nella foto sotto, noterai che in alto a destra c’è un bottone rosso con su scritto per l’appunto:

“AGGIUNGI TESTA SITEMAP”.

Clicca il bottone e fornisci l’url di destinazione della tua sitemap che avrai, ovviamente, provveduto a caricare in precedenza sul server dove risiede il tuo sito.

ATTENZIONE: se usi wordpress, puoi realizzare in automatico la sitemap xml attraverso dei plugin appositi. Uno di questi e Yoast SEO, il plugin più usato in assoluto per l’ottimizzazione SEO dei siti WordPress.

Attraverso questo plugin o similari, non dovrai più preoccuparti di aggiornare la sitemap alla creazione, modifica o eliminazione di un nuovo articolo. La mappa sarà sempre aggiornata e Googlebot, il crawler di Google incaricato di scansire il tuo sito, visualizzerà sempre la versione aggiornata della tua sitemap, scoprendo quindi le nuove pagine.

google search console sitemap

Dieci, quindici giorni, dopo aver caricato la tua sitemap, visualizzerai una sceda come quella riportata nella figura qui sopra.
Avrai quindi consapevolezza del numero di pagine sottoposte ad indicizzazione ed il numero di pagine indicizzate dal motore di ricerca, più eventuali problemi individuati dalla search console.

Cliccando sulla scheda “Pagine Web” vedrai un grafico che mostra l’andamento di indicizzazione delle pagine.
Per maggiori dettagli, clicca il link che descrive la tua sitemap.
Ti apparirà una pagina come quella che vedi qui sotto.

google search console sitemap

Da questa pagina hai la possibilità di vedere quante pagine non sono indicizzate e risalire ad esse.Si tratta di un lavoro duro che non ha sempre senso di essere fatto perché non sempre gli sforzi di ricerca e correzione portano un reale valore aggiunto in visibilità.

Parametri URL

Posso dirti che sicuramente questa sezione non risulta molto interessante ai fini di questa guida, ma per conoscenza ti accenno che serve per configurare i parametri degli URL in modo da evitare la loro duplicazione.

google search console parametri url

Problemi di sicurezza

La sezione “Problemi di sicurezza” costituisce una specie di allert rispetto a eventuali problemi di sicurezza relativi ai contenuti del tuo sito.
Se sei fortunato, trovi qui i messaggi che ti indicano che il tuo sito è stato violato.

google search console problemi di sicurezza

La sezione “Messaggi” della Search Console ti permette di avere sempre sotto controllo la situazione di eventuali attacchi o manovre compromettenti.

Aspetto nella ricerca

Passiamo adesso all’ultima sezione della Guida.
Come ti avevo accennato all’inizio di quest’articolo, la sezione Aspetto nella ricerca non è probabilmente di reale interesse per te che sei un blogger.

Dati strutturati

(per agevolare Google)

Questa sezione ti permette di valutare se il tuo sito presenta dati strutturati e se ci sono errori particolari da correggere.

google search console dati strutturati

Devi sapere che le informazioni strutturate sono un genere di “meta informazioni” che hanno lo scopo di agevolare il motore di ricerca a comprendere il tipo di contenuto che il dato strutturato veicola.
Immagina di dover gestire un sito che recensisce i film o che propone ricette di cucina, oppure veri e propri cataloghi con immagini, descrizioni, giudizi e così via. Per Google sono un mare di informazioni difficili da elaborare!

I dati strutturati servono a specificare tutte le associazioni tra tutte le informazioni inserite e consentono a Google di capire la natura delle relazioni esistenti tra le varie categorie.

Devo dirti però che la gestione di un blog difficilmente richiederà l’approfondimento dei dati strutturati!

Schede informative

(per conferire una nuova veste all’indice di Google)

Questa sezione ti permette di modificare e personalizzare il modo con cui Google visualizza il tuo sito.
Le “rich cards” sono utili per mostrare i contenuti in una nuova veste e ottimizzare l’esperienza di navigazione degli utenti.

google search console rich cards

I siti che beneficiano maggiormente di questa funzione sono quelli che forniscono ricette, mostrano eventi o concerti, vendono prodotti online, restituiscono recensioni su negozi, film o prodotti, propongono corsi e simili.

Evidenziatore di dati

(la funzione che facilita la scansione di pagine complesse)

Questa sezione ti aiuta a far risaltare i contenuti del tuo sito per facilitare la scansione di pagine complesse a Google.

Lo strumento permette di indicare a Google un pattern di elementi strutturati al fine di presentarli nella serp (search engine result page) in modo che risaltino rispetto agli altri risultati.

google search console evidenziatori di dati

Miglioramenti HTML

(per migliorare il rendimento del sito)

La schermata ti mostra tutti i problemi che Googlebot ha individuato nella meta tag del tuo sito (meta tag title e meta description).

Potrai correggere le segnalazioni presenti in tabella, favorire l’esperienza dell’utente arrivato sul tuo sito e massimizzare il rendimento del sito stesso.

google search console miglioramenti html

Accelerated Mobile Pages

(per gestire il caricamento delle pagine su mobile)

Questa sezione della Search Console riconosce le pagine AMP del tuo sito.
Il progetto AMP di Google ha lo scopo di fornire agli utenti pagine statiche (che non cambiano al comportamento dell’utente) più veloci da scaricare per una migliore fruizione sui mobile device.

Le pagine che rispettano gli standard di AMP sono quindi fornite agli utenti di Google sotto forma di carosello. Google quindi permette una prima fruizione dei contenuti senza portare visitatori al tuo sito.

Capisci in quest’ultima frase tutti i rischi e le opportunità di questa tecnologia.

Conclusioni

Ora che la mia guida è giunta al termine, vedrai che sarai in grado di iniziare a monitorare il tuo blog, con un pizzico di attenzione in più nei confronti dell’ottimizzazione SEO.
Laddove possibile svolgi prima le attività che ti permetteranno di ottenere più risultati.

I problemi di sicurezza sono una priorità come anche le funzionalità contenute nella scheda indice di Google.
Successivamente puoi cercare di migliorare il CTR ottimizzando pagina per pagina ma qui giungiamo all’inizio di una nuova guida ☺

Ti auguro tanto successo con il tuo blog. Ma ricorda, il successo su internet non è qualcosa che ti cadrà addosso per caso.

Se ne hai bisogno, richiedimi una Consulenza.

La Search Console per monitorare il tuo blog

Ferdinando Signorelli

Consulente Marketing per liberi professionisti e Imprenditori. Appassionato in strategie di differenziazione e positioning ed esperto in strategie e sviluppo di business online. In 12 anni ha lavorato per diverse web agency ed ha creato ADV Signorelli, la sua attività di Consulenza e Servizi di Marketing. Se cerchi un partner per il marketing della tua attività, prenota un appuntamento. Se vuoi controllare l'efficacia del tuo marketing, scarica la checklist del piano marketing.

5 pensieri su “La Search Console per monitorare il tuo blog

  • 17 Ottobre 2017 alle 18:39
    Permalink

    Ammazza!
    E questo non è un articolo, è un libro!
    Grazie @Mirko e @Ferdinando per questo lunghissimo contenuto. Credo che lo studierò a puntante, tanta roba e tanto valore.
    Grazie.

    Rispondi
  • 17 Ottobre 2017 alle 18:56
    Permalink

    Ciao Ferancesco e grazie. Parola d’ordine dare valore. Se posso darti un consiglio non studiarlo. Praticalo!

    Rispondi
  • 17 Ottobre 2017 alle 19:12
    Permalink

    Grazie Francesco,
    ha detto benissimo Mirko, parola d’ordine dare valore. Comunque questa volta il gran merito è suo, è partito tutto da lui ed ha scritto davvero un post generoso senza risparmiarsi. Spero sia utile a te e a molti altri.

    Rispondi
  • 11 Agosto 2021 alle 7:20
    Permalink

    Io ho creato un sito di cartomanzia in wp utilizzando rank math per la sitemap che è “cartomanzia.fun/sitemap_index.xml”, bene Sin dall’inizio Google Search Console dice che la sitemap non è leggibile (impossibile leggere). Se provi ad aprire il link vedrai in realtà che è visibile dal browser. Sapresti darmi qualche consiglio x favore? Grazie
    Roberto

    Rispondi
    • 12 Agosto 2021 alle 16:46
      Permalink

      Ciao Roberto, in realtà a me da una pagina bianca… non so che dirti, personalmente ho sempre usato Yoast e mi ci trovo bene. Le sitemap funzionano tranquillamente e non ho mai riscontrato problemi.

      Rispondi

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